Susanna e il suo format di vita personalizzato

Oggi vi parlo di Susanna, colei che ha creato La Panoramica Gubbio un posticino immerso nel verde dell’Umbria eppure così moderno e accogliente da sembrare quasi irreale.

Ho conosciuto Susanna per caso sul web e poi l’ho incontrata in un pomeriggio di pioggia scrosciante nella mia, e ora anche sua, Umbria sedendomi con lei ad assaporare l’atmosfera del luogo in cui vive e riceve i suoi ospiti.

Ho subito capito che la storia di Susanna era diversa da quella di molte altre nello stile “mollo tutto e cambio vita” e ho deciso di raccontarvela, anzi, di lasciare che lei stessa ve la racconti, e di iniziare con lei la serie di post sulle Imprese Diverse, che saranno pubblicati proprio qui, sul mio blog.

Susanna, dicci un po’ come e perché hai cambiato vita e hai deciso di creare  La Panoramica?

Anni, decenni di vita lavorativa in una posizione senza prestigio ma a livelli super top, ad altissimo tasso di stress, con orari improponibili (fino a 18 ore al giorno, senza pausa pranzo), per capi mai soddisfatti e in un’attività che non mi interessava e non lasciava spazio ai miei valori, ai miei interessi, alle mie effettive capacità e a un po’ di creatività!

Senza stimoli, senza più tempo da dedicare alla vita personale e perdendo, via via, interesse per lo stile di vita milanese, cercavo un’esistenza che mi restituisse gioia, significato, speranza; ero diventata un contenitore senza più contenuti.

Per anni avevo sognato di mollare tutto e cambiare vita, e in più agognavo un maggiore contatto con la natura, ma non era così semplice: il papà anziano, il figlio al liceo, la necessità di continuare a produrre reddito, la sensazione di non sapere fare nulla, a parte il lavoro corrente, sembrava sempre esserci qualcosa che mi tratteneva. Fino che, al culmine dell’infelicità, ho capito che, statisticamente, non era possibile che solo io al mondo non avessi nessuna qualità e ho operato una rivoluzione copernicana.

Ho smesso di chiedermi come fare a entrare nel format che la società prevede per te, ed ho iniziato a pensare a come creare un format che tenesse conto di me, di cosa amavo e di cosa mi piacesse fare.

Esattamente quello che dico sempre ai miei clienti e di cui abbiamo parlato spesso occupandoci del tono di voce della tua comunicazione: non dobbiamo cercare di adattarci a format imposti, ma imporre ai format di adattarsi a noi, alla nostra identità e alla nostra diversità.

E tu, in che cosa ti senti un'”imprenditrice diversa”?

Non ho pensato a cosa volesse il mercato, ho pensato a cosa amavo io, e poi mi sono detta che, tra tanti miliardi di persone al mondo, certamente ce n’erano diverse con cui potevo condividere quello che mi rendeva felice. Da troppo tempo il mercato crea bisogni artificiali allo scopo di vendere. Questo provoca infelicità, perché se lavori duramente per soddisfare un bisogno che in realtà non ti appartiene, ottieni una felicità molto breve ed effimera, che non appaga le tue esigenze più profonde e, anzi, ti crea frustrazione.

Io volevo occuparmi di qualcosa di reale, del benessere e della contentezza delle persone. È solo una vacanza, però che almeno la vacanza sia una piccola oasi di soddisfazione e di piacere!

Sono particolarmente fiera di avere trovato il coraggio di fare il salto e di mettermi in gioco. Sono partita da Milano da sola, con un cane e un gatto. Ho scelto la mia nuova casa da sola, ho studiato il progetto architettonico, ho seguito i lavori, ho gestito il budget, ho scelto e comprato tutto, dalla maniglia alla testiera del letto, che ho fatto fare su richiesta. Ho curato l’arredamento, ho imparato a fare marmellate e saponi e, aiutata, ho messo in piedi un’azienda agraria biologica, ho prodotto miele e olio d’oliva extra vergine. Ho studiato l’architettura del mio sito, i contenuti, ho imparato da sola ad usare Word Press per modificarlo a mio piacimento, persino parte delle fotografie sono state fatte da me! E ho creato dal nulla un agriturismo che ha le massime valutazioni nelle recensioni. Insomma, non male per una donna “senza qualità”, no?

La Panoramica Gubbio, è nata dal mio desiderio di natura e di bellezza e dal profondo bisogno di condividerle. E lo faccio attraverso piccoli dettagli: ogni anno pianto qualche fiore in più, un nuovo tappeto, dei cuscini più graziosi che riscaldino l’ambiente. Pur non offrendo il lusso, ho dato spazio al comfort, all’attenzione ai dettagli e alla comodità delle persone. Ho immaginato. Una coppia innamorata davanti al caminetto oppure dei bimbi che vengono da una terra coperta di neve che avrebbero portato con sé, per la vita intera, il ricordo degli oleandri fioriti della loro infanzia, come io porto nella mia mente l’odore degli eucalipti della mia.

Non credo che avere i rubinetti d’oro ti regali un’esperienza più soddisfacente o una vacanza migliore, ma avere il numero giusto di prese e trovarle dove ti servono, sì. Molte volte guardo le foto di altri posti, belli e sofisticati, ma poi mi chiedo, cosa ne penseranno le mie terga di avere avuto a disposizione per un’intera settimana quella seggiolina di ferro battuto tanto suggestiva a vedersi ma, ammettiamolo, scomoda? Potrei rilassarmici per più di 10 minuti? Ci starei comoda per leggermi un libro? E così ho cercato di riempire il giardino di angoletti comodi e piacevoli, dove ripararsi dal sole quando fa caldo, dove prendere un aperitivo con gli amici o restare comodamente seduti a chiacchierare.

Ogni casa o appartamento ha una propria area esterna, arredata con salottini e tavoli da pranzo, perché se vai in campagna, devi potere stare all’aperto!

La piscina è circondata da fiori e i lettini e le sdraio sono disposte a piccoli grappoli distanziati tra di loro, affinché si possa godere di un po’ di privacy.

Per lo stile di ospitalità mi sono rifatta a tradizioni famigliari: non ho clienti, ho ospiti, e come tali li accolgo. Sono persone che ho voglia di coccolare un po’, ci tengo da morire che abbiano una bella vacanza e che il posto gli piaccia. Quando si sentono come a casa, quando tornano, quando mi chiedono: è libera la mia casetta? Io mi sento felicissima e so di avere fatto centro.

Che tipo di relazioni hai coi tuoi ospiti mentre sono lì o anche dopo che se ne sono andati?

Li accolgo con gioia e con piacere, do piena disponibilità ma cerco di tenermi rigorosamente in disparte. Se hanno voglia di fare due chiacchiere, ben volentieri, ma cerco di scomparire e di non invadere i loro spazi con la mia presenza. Mi è capitato di ospitare persone particolarmente cordiali e desiderose di stare in compagnia, un paio di volte sono stata invitata a cena o a condividere una grigliata ed è stato molto allegro e carino.

Con alcuni sono rimasta in contatto, durante la recente esperienza di lockdown diversi ospiti di paesi oltre oceano mi hanno scritto per sapere come stessi, mi hanno scaldato il cuore!

Quali sono i valori su cui è fondata questa tua “impresa”?

Amore, rispetto, onestà, trasparenza e autenticità. Cerco di dare valore a quello che per me conta, alla sostanza delle cose. Autenticità significa potere dare spazio a se stessi, a come si è realmente senza dovere soddisfare le aspettative degli altri. Significa potere condividere una narrazione che riconosce e accetta la realtà delle cose perché comprende che ogni realtà è frutto di una storia e ha una ragione d’essere. E quando ti liberi da certe sovrastrutture che appesantiscono, regali a chi ti circonda la libertà di essere. Semplicemente essere, come si è. Come vedi non traccio un confine netto tra il “business” e me stessa, questa è la mia vita e il lavoro ne fa parte, e nel lavoro porto il mio modo di essere e i miei valori. Così la vita scorre meglio e fluisce, e le fratture, piano piano, si ricompongono.

Ora mi parli solo brevemente della tua piccola biblioteca per gli ospiti che io adoro?

 Ha, ha, è poca cosa in realtà! Per scelta a La Panoramica Gubbio non c’è la televisione. Naturalmente il Wi-Fi è presente in tutta la proprietà, esterni e piscina compresi. E per chi proprio non può farne a meno, c’è un piccolo tablet con abbonamento a Netflix. Ma ho deciso di mettere qualche centinaio di libri, principalmente in italiano ed inglese, a disposizione dei miei ospiti. Ognuno può prendere quello che desidera e, se crede, lasciare agli altri il proprio libro terminato. Una sorta di cross booking casereccio. La scelta di metterla all’aperto si è rivelata meno felice di quanto sembrasse: i libri hanno finito per riempirsi di polvere e, anche se è polvere pulita di campagna e non smog cittadino, sempre polvere è! Per quest’anno lascerò in dotazione un panno, per l’anno prossimo magari riuscirò a procurare scaffali chiusi. Mi piace potere fare ogni anno qualche miglioramento. La grande ristrutturazione è terminata esattamente un anno fa, ma sono piena di idee, quest’anno, per esempio, ho fatto fare un pergolato, una tettoia che coprirò con gelsomino e glicine bianco, per concedere un po’ di ombra, privacy e bellezza ad uno degli appartamenti.

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